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Bando accumulo 2019-2020

Gentile Cliente,
con la presente circolare si vuole informare della pubblicazione, da parte di Regione Lombardia, di incentivi per la diffusione dei sistemi di accumulo di energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici domestici.

Introduzione
Regione Lombardia sostiene, attraverso il presente bando, l’autoconsumo di energia rinnovabile prodotta da sistemi di accumulo collegati ad impianti fotovoltaici domestici.
È previsto un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di un sistema di accumulo, fino ad un massimo di € 3.000.
Sono ammesse spese per l’acquisto e l’installazione del sistema di accumulo dell’energia elettrica prodotta da un impianto solare fotovoltaico, indipendentemente che sia collegato o meno alla rete di distribuzione e/o che sia in Conto Energia o in Scambio sul posto. Sono ammessi al contributo anche i sistemi di accumulo a servizio degli impianti fotovoltaici ad isola. Sono ammessi i sistemi di accumulo con i seguenti requisiti:

  • Connessi ad impianti fotovoltaici dotati di generatore di potenza nominale fino a 20KW;
  • Collegati secondo gli schemi di connessione previsti dalla norma CEI 0-21;
  • Realizzati con tecnologia elettrochimica (ad es. piombo acido, ioni di litio).

Il richiedente può presentare una sola domanda di contributo.

  • Le domande possono essere presentate dal giorno 08 luglio 2019 fino al giorno 06 settembre 2019 per i sistemi già installati;
  • per i sistemi di accumulo non ancora installati il bando apre il giorno 09 settembre 2019 fino al giorno 31 dicembre 2020.

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Bando per l’assegnazione di contributi ai cittadini per la rimozione di coperture in cemento-amianto da edifici privati

Gentile Cliente,
con la presente circolare si vuole informare della pubblicazione, da parte di Regione Lombardia, del bando per la rimozione in sicurezza di coperture e manufatti in cemento-amianto da fabbricati privati.

Introduzione:
I manufatti in cemento-amianto (coperture ed altri manufatti) sono ancora molto diffusi sul territorio lombardo, anche presso le abitazioni dei privati cittadini. La Regione Lombardia ha emanato un bando che prevede degli incentivi per la rimozione e lo smaltimento in sicurezza di tali materiali da parte dei cittadini.
Possono presentare domanda unicamente privati cittadini (persone fisiche, anche associate nel “Condominio” qualora sia costituito) proprietari di immobili, ad uso prevalentemente residenziale e relative pertinenze, situati in Lombardia.
Regione Lombardia ha messo a disposizione, per l’anno 2019, un fondo pari a € 1.000.000. Il presente bando prevede un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili e comunque, non oltre un importo massimo di € 15.000 per il singolo intervento. Il contributo verrà erogato interamente al termine dei lavori.

  • Le domande dovranno essere presentate dal giorno 8 luglio 2019 fino alle ore 16:00 del giorno 9 settembre 2019.

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Bando innovazione delle filiere di economia circolare

La regione Lombardia e il sistema camerale lombardo, attraverso questa misura, sostengono le MPMI lombarde verso un modello di economia circolare, in grado di innovare i tradizionali prototipi aziendali e di potersi confrontare con le nuove richieste di mercato in ambito di sostenibilità ambientale. Prevede:
• progetti che promuovano il riuso e l’utilizzo di materiali riciclati, di prodotti e sottoprodotti, in modo da ridurre la produzione di rifiuti;
• eco-design, cioè progetti che tengano conto dell’intero ciclo di vita del prodotto secondo la metodologia LCA (Life Cycle Assessment).

BENEFICIARI:
Sono le micro, piccole e medie imprese lombarde che presentino progetti in forma singola o in aggregazione formate da almeno 3 imprese.

  • Devono avere sede operativa in Lombardia al momento dell’erogazione del contributo;
  • Avere la sede operativa attiva e iscritta al Registro Imprese delle Camere di Commercio della Lombardia al momento dell'erogazione del contributo.

REQUISITI SPESE AMMISSIBILI:
Le spese ammissibili nella fase 2 sono:
a) Spese di consulenza;
b) Spese del personale dell’azienda, solo se relative al progetto;
c) Spese generali, nella misura massima del 20% della somma delle altre spese previste.
Nella fase 3, sono ammesse le seguenti spese:
a) Consulenza;
b) Investimenti in attrezzature tecnologiche e programmi informatici;
c) Assistenza e costi di acquisizione delle certificazioni ambientali di processo e di prodotto;
d) Servizi e tecnologie per l’ingegnerizzazione di software/ hardware;
e) Materiali e forniture relativi al progetto;
f) Spesa per la tutela della proprietà industriale;
g) Spese del personale, solo se relative al progetto.

CONTRIBUTO:
Nella fase 2: il contributo è fisso ed è pari a 10.000 € o 20.000 € a copertura del 100% delle spese.
Nella fase 3: il contributo massimo previsto è di 80.000 €.

NOTE:
Il bando è articolato nelle seguenti fasi:
FASE 1: Candidature delle idee progettuali.
FASE 2: Indirizzo e supporto alla presentazione dei progetti definitivi.
FASE 3: sarà oggetto di un nuovo bando a cui possono partecipare anche i soggetti che non hanno preso parte alle fasi 1 e 2.

RIEPILOGO SCADENZE PRINCIPALI:

  • Le domande di partecipazione alla FASE 1 devono essere presentate : Dal 01/07/2019 al 02/08/2019.
  • Presentazione del progetto definitivo di FASE 2: Entro il 06/12/2019.

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Bando Lombardia To Stay

La regione Lombardia in attuazione della delibera della Giunta Regionale n. XI/1506 dell’8.04.2019, promuove la presentazione da parte dei soggetti, pubblici e privati, di progetti di marketing. I progetti finanziabili devono prevedere, oltre a creare benefici per i soggetti, flussi turistici o flussi di investimento produttivi in grado di realizzare una maggior competitività per la regione Lombardia.

BENEFICIARI:
  •  I soggetti pubblici lombardi
  • I soggetti privati con sede operativa in Lombardia
Sono escluse dal presente bando le persone fisiche.

REQUISITI SPESE AMMISSIBILI:
Le spese devono presentare i seguenti requisiti:
• Essere riconducibili esclusivamente al progetto in esame;
• Essere sostenute alla data di presentazione della domanda;
• Essere quietanzate entro il 30 giugno 2021;
• Non essere già oggetto di confinanziamento.
I progetti devono prevedere:
a) Interventi strutturali di riqualificazione, ammodernamento, ampliamento di strutture.
b) Interventi diretti all’innalzamento della qualità della vita.
c) Interventi per facilitare la mobilità e i collegamenti.
d) Interventi di recupero di aree degradate, in modo da creare nuovi centri polifunzionali o nuove strutture.

CONTRIBUTO:
È previsto un contributo a fondo perduto pari a:
• 60% delle spese ammissibili, nel limite max di 200.000 € per i soggetti privati.
• 80% delle spese ammissibili, nel limite max di 200.000€ per i soggetti pubblici.
• 80% delle spese ammissibili, nel limite max di 400.000 € per i soggetti pubblici il cui investimento non generi utili.
A condizione di un investimento minimo di 80.000 euro.

NOTE:
La domanda deve essere presentata esclusivamente online e ogni soggetto può presentare una sola domanda.

RIEPILOGO SCADENZE PRINCIPALI:
  • 21/05/2019 Apertura della procedura informatica per la compilazione delle domande
  • 05/07/2019 Chiusura della procedura informatica per la compilazione delle domande

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Fondo Nazionale Efficienza Energetica

Il Fondo Nazionale per l' Efficienza Energetica (FNEE), è un incentivo che consente di raggiungere gli obiettivi nazionali di efficienza energetica previsti dal Protocollo di Kioto.

BENEFICIARI:

  • Imprese (in forma singola o associata/aggregata quali consorzi, contratti di rete e ATI).
  • ESCO ( in forma singola o associata/aggregata quali consorzi, contratti di rete e ATI).
  • Pubbliche Amministrazioni ( in forma singola o associata/aggregata quali protocolli d’intesa, convenzioni, accordi di programma).

INTERVENTI AGEVOLABILI:
Sono finanziabili gli interventi che riguardano:
 La diminuzione di consumo di energia nei processi industriali.
 Impianti di teleriscaldamento e teleraffrescamento.
 La validità dei servizi pubblici, compresa l’illuminazione pubblica.
 La riqualificazione energetica di edifici pubblici.
SPESE AMMESSE:
 Consulenze (max 10% delle spese ammissibili):
riferite soprattutto a progettazioni di strutture di impianti e fabbricati, direzione lavori, collaudi di legge, implementazione di sistemi di gestione energetica, studi di fattibilità, attestati di prestazione energetica degli edifici;
 Impianti, macchinari e attrezzature;
 Interventi sull’involucro edilizio;
 Infrastrutture specifiche;

CONTRIBUTO:
Le agevolazioni sono concesse sotto forma di finanziamento e o garanzie.
La garanzia è prevista per le imprese e le ESCO. Copre fino all’ 80% dei costi ammissibili, per un importo di spesa che va da 150.000 a 2.500.000 euro.
Il finanziamento, a tasso agevolato 0.25%, prevede:
 per le imprese e le ESCO la copertura del 70% delle spese ammissibili per un importo compreso tra i 250.000 e 4.000.000 euro. Durata massima 10 anni.
 per la PA la copertura del 60% dei costi (dell’ 80% in caso di interventi su infrastrutture pubbliche, inclusa l’illuminazione pubblica) per un importo compreso tra 150.000 e 2.000.000 euro. Durata massima 15 anni.

NOTE:
La domanda deve essere compilata online. La valutazione avviene in ordine cronologico di arrivo, non ci sono graduatorie.

RIEPILOGO SCADENZE PRINCIPALI:

  • 20/05/2019: Apertura della procedura informatica per la compilazione delle domande.

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CODICE DELLA CRISI: NUOVE REGOLE PER NOMINE E OBBLIGHI DI SINDACI E REVISORI

Il Decreto legislativo 14 del 2019, che riforma integralmente la disciplina della crisi e dell’insolvenza, interviene anche sulla rimodulazione degli obblighi di nomina dell’organo di controllo, al fine di rendere compiuto il complessivo disegno di rafforzamento dei presidi e di monitoraggio delle condizioni di salute delle società, anche di piccole dimensioni.
L’intervento normativo incide sull’articolo 2477 del codice civile, modificando i requisiti per la nomina dell’organo di controllo, come da tabella che segue:

  Prima della riforma Dopo della riforma
Fatturato 8,8 milioni di euro 2,0 milioni di euro
Attivo 4,4 milioni di euro 2,0 milioni di euro
Dipendenti 50 10

Le modifiche intervenute
Due sono i profili interessati dalle modifiche:
- il primo relativo all’obbligo di nomina;
- il secondo, relativo ai contenuti della funzione di vigilanza.
Entrambi sono conseguenza di una precisa, anche se per alcuni discutibile, filosofia di fondo, che è necessario delineare.
La vera novità del Codice della Crisi e dell’Insolvenza è certamente l’introduzione delle procedure di composizione assistita della crisi. Si tratta, perlomeno nelle intenzioni, di procedimenti confidenziali e stragiudiziali, ai quali la società che versa in condizioni di crisi avrà accesso, con la finalità di provvederle il supporto di tre esperti nominati dal nuovo Organismo di Composizione della Crisi di Impresa (OCRI).
La novità è storica, per l’esperienza italiana, e coinvolge come accade in altri paesi della Comunità europea, l’organo di controllo, con funzioni di monitoraggio e segnalazione. Quando percepisca fondati indizi di crisi è tenuto a segnalare all’organo amministrativo (che peraltro dovrebbe conoscere la situazione) ed in caso di sua inerzia all’OCRI stesso, la circostanza, affinché l’atteggiamento attendista dell’imprenditore non sia foriero, come spesso accade, di danni derivanti dalla completa prima e travalicante poi erosione del patrimonio societario, e dal conseguente deficit.
L’intervento dell’organo di controllo è quindi uno degli strumenti di allerta, e quindi dei pilastri che sorreggono l’intero nuovo strumento. Di qui la successiva e conseguente decisione di allargare il panorama delle società soggette all’obbligo di nomina dell’organo di controllo, affinché sia limitata l’operatività imprenditoriale che ne sia priva. È quindi in questo quadro che le modifiche debbono essere lette.
Il Dlgs 14/2019 modifica l’articolo 2477 del Codice Civile, intervenendo su due aspetti. Il primo, e più rilevante riguarda i limiti dimensionali, superati i quali la nomina dell’organo di controllo diviene obbligatoria. Tali requisiti, come si evince dalla colonna di destra della tabella, sono stati abbassati.
La norma ante riforma richiedeva il superamento dei limiti per due esercizi consecutivi, così come, specularmente, la cessazione dall’obbligo se per due esercizi consecutivi tali limiti non fossero stati superati. Le nuove regole stringono maggiormente le maglie. Basterà il superamento di uno dei limiti, non due, per due esercizi consecutivi per far scattare l’obbligo di nomina dell’organo di controllo. Sarà quindi sufficiente che per due esercizi si superino i due milioni di fatturato, o i due milioni di attivo, o ancora i dieci dipendenti medi, perché l’obbligo si inneschi.
La ratio è a tutta evidenza quella di dotare strutturalmente anche le società di dimensione più ridotta di organo di controllo, nella convinzione che ciò sia di supporto al disegno generale di individuazione precoce della crisi.
Entrata in vigore
Le nuove regole sono entrate in vigore il 16 marzo. La norma stessa prevede però un periodo di nove mesi, assegnati alle società per adeguare i proprio statuti, in caso fosse necessario, e provvedere alle nomine.
La nostra interpretazione
Il nostro studio, alla luce delle modifiche normative richiamate, propone ai clienti che rientrano nella casistica segnalata di:

  1. Procedere all’analisi dello statuto in vigore per individuare la necessità di adeguarlo alla nuova formulazione dell’art. 2477 c.c.;
  2.  Nominare l’organo di controllo nel corso dei mesi di giugno/luglio 2019, così da consentire al soggetto nominato di poter iniziare a porre in essere le procedure di revisione sul bilancio 2019 nei tempi consueti.

Evidenziamo da ultimo che sono stati recentemente presentati emendamenti alla normativa appena esposta. Suggeriamo pertanto di attendere, come detto, fino a fine giugno/inizio luglio 2019 prima di prendere iniziative in merito.
Vi anticipiamo fin da ora che i clienti interessati da tali novità verranno in tale periodo contattati da un consulente dello studio al fine di valutare insieme le eventuali azioni da programmare.
Restiamo a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.

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