Fiscalità: le ultime novità
In attesa di riscontrare in modo certo le opportunità che scaturiranno dalla Legge di Bilancio per il 2023, in queste ore oggetto di passaggio alle camere prima della sua approvazione definitiva, e che saranno oggetto di circolare di aggiornamento dedicata, con la presente si riassumono le principali notizie a tema fiscale del periodo.
Variazione saggio interessi legali
Con il recente decreto ministeriale del 13 dicembre 2022, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, la misura del saggio degli interessi legali di cui all’articolo 1284 del codice civile è stata fissata al 5 per cento in ragione d’anno, con decorrenza dal 1° gennaio 2023.
È evidente il forte rincaro per chi pagherà in modo rateale le somme dovute per tregua fiscale, una facoltà prevista attualmente nel disegno di legge di Bilancio 2023, o per i soggetti che accederanno al ravvedimento operoso. Si tratta infatti di un corposo aumento dall’attuale 1,25% in vigore fino a fine anno, addirittura imparagonabile al saggio in vigore nell’anno 2021, pari allo 0,01%.
Dividendi: fine del regime transitorio
Il 31/12 p.v. scade il regime transitorio sulla tassazione dei dividendi sulle partecipazioni “qualificate” da parte delle persone fisiche. Si ricorda, infatti che a partire dal 01/01/2023 il prelievo fiscale sulle riserve di utili erogate ai soci ammonterà ad una aliquota “secca” del 26% su quanto percepito, in analogia alle rendite finanziarie. Tale tassazione risulterà di certo meno favorevole rispetto a quella, transitoria, attuale, che prevede una fascia di esenzione dalle imposte variabile in base alla stratificazione temporale della formazione delle riserve di utili che si vanno ad erogare (per intendersi, esenzione che varia dal 60% al 41,86%).
L’Agenzia delle Entrate, dopo alcune pronunce contrarie e francamente non condivisibili, ha avuto modo di chiarire ufficialmente, con il Principio di diritto n.3 del 06.12, che il regime transitorio si applica agli utili prodotti in esercizi anteriori a quello di prima applicazione del nuovo regime, a condizione che la relativa distribuzione sia stata approvata con delibera assembleare adottata entro il 31.12.2022, indipendentemente dal fatto che l’effettivo pagamento avvenga in data successiva. Che alla fin fine è ciò che la norma letteralmente prevedeva.
Quindi via libera alle delibere di distribuzione entro alla fine dell’anno per garantire la tassazione più favorevole, con due punti a cui fare attenzione:
- che non vengano deliberate distribuzioni “simulate” o al solo intento elusivo, ovvero, ad esempio, nel caso di delibere accompagnate dalla successiva restituzione da parte del socio, in tutto o in parte, della medesima somma ovvero le cui condizioni di pagamento prevedono termini ultrannuali;
- che la diminuzione di patrimonio non faccia scattare un decremento patrimoniale nel 2022 tale per cui scatti il “recapture” ai fini del SuperAce (ovviamente per le aziende che ne hanno usufruito) e quindi una restituzione della agevolazione.
Decreto Milleproroghe: principali misure
Il Consiglio dei Ministri del 21 dicembre 2022 ha approvato il testo del Decreto Milleproroghe 2023, che fa slittare alcune scadenze importanti in materia di fisco, giustizia, cultura, lavoro e politiche sociali. Di seguito le principali previsioni.
- proroga di un anno del divieto di fattura elettronica nel comparto sanitario;
- rinvio al 01.01.2024 dell’obbligo di memorizzazione elettronica e di trasmissione telematica dei dati relativi ai corrispettivi giornalieri al Sistema Tessera Sanitaria;
- proroga a tutto il 2023 della possibilità per i medici di ricorrere alla ricetta elettronica sostituendo quella cartacea;
- slittamento al 30.06.2023 del termine per presentare la dichiarazione Imu relativa all’anno d’imposta 2021, così come per la dichiarazione Tari;
- possibilità per le imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi “Industria 4.0” di beneficiare del credito d’imposta fino al 31.12.2023, a condizione che fino al 31.12.2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo;
- rinvio al 01.01.2024 della cessazione degli incarichi previsti dalla riforma della giustizia tributaria per i giudici tributari;
- proroga di sei mesi, al 01.07.2023 dell’entrata in vigore della Riforma dello Sport prevista dal Decreto legislativo n.36 del 2021.