ACCONTO IMU 2020

Con la presente comunicazione si vuole informare in merito alla imminente scadenza del versamento dell’acconto IMU 2020, ordinariamente previsto per il 16 giugno p.v.

Quanto è dovuto

Dal momento che l’imposta Tasi, che in parte era dovuta dall’utilizzatore dell’immobile, è stata abrogata a partire da quest’anno, la legge di Bilancio 2020 ha previsto che “in sede di prima applicazione dell'imposta, la prima rata da corrispondere è pari alla metà di quanto versato a titolo di IMU e TASI per l'anno 2019”.
Semplificando, in sede di acconto si usano le aliquote stabilite per l’anno 2019 sulla situazione fotografata, sempre nell’anno precedente, del patrimonio immobiliare. Ovviamente, nel caso di cessione di immobile avvenuta nel corso del 2019 è sempre possibile tenere conto della condizione sussistente al momento del versamento, per evitare situazioni di rimborso al contribuente.

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La situazione emergenziale

Il DL Rilancio n. 34/2020 si è occupato della proroga delle scadenze fiscali di marzo, aprile e maggio spostandole al 16 settembre, ma l’appuntamento con l’IMU è rimasto al 16 giugno.
Unica eccezione prevista nel Decreto: viene cancellata la rata IMU di giugno per il settore turistico.
In quest’ottica s’inserisce una nota di questi giorni di Ifel (l’istituto dell’associazione dei Comuni che si occupa di finanza ed economia locale), che fornisce delle linee guida ai Comuni per poter decidere in autonomia se e su quali tipologie di immobili prorogare o meno la scadenza IMU.
La proroga è riservata ai contribuenti (famiglie e imprese) che hanno registrato difficoltà economiche derivanti dall’emergenza sanitaria. Una possibile data viene suggerita dalla stessa Ifel, fissando l’appuntamento per l’acconto al 30 settembre, senza l’applicazione di sanzioni e interessi.
I contribuenti però dovranno dimostrare di aver avuto difficoltà economiche a causa dell’emergenza, tramite una autocertificazione al Comune da presentare entro una determinata data (la nota fa riferimento al 31 ottobre come data d’esempio).
Come specifica poi la nota, è fondamentale che vengano salvaguardate le esigenze di cassa del Comune: chi non ha subìto danni economici a causa del Coronavirus deve rispettare la scadenza del 16 giugno.

Adempimenti di studio

Per tutto quanto detto sopra, data l’incertezza attuale e dal momento che non è tecnicamente percorribile attendere l’ultimo giorno (in linea teorica utilizzabile dai comuni per deliberare una proroga) per la consegna della delega di pagamento, è opportuno anticipare il confronto in merito alla prossima scadenza di pagamento con i propri consulenti di riferimento.

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